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Si può acquistare una casa all’asta che ha l’aggravante del diritto di abitazione? La risposta è sì, se no non sarebbe all’asta. Anzi, proprio per questa “gravante” ha solitamente anche un prezzo molto più basso. Ma la domanda che vi starete facendo è: cosa comporta? Conviene prenderla?
In questo articolo vedremo cosa significa il diritto di abitazione, cosa comporta per chi acquista un immobile all’asta e quali accorgimenti adottare per valutare l’investimento.
Che cos’è il diritto di abitazione? Cosa dice la legge
Il diritto di abitazione significa che qualcun altro oltre al debitore può vivere nell’immobile, solitamente si tratta di familiari come ex moglie e figli che hanno ottenuto il diritto di vivere nella casa dopo il divorzio.
In altri casi potrebbe anche trattarsi di un affittuario, da non confondersi con chi ha diritto di usufrutto, casistica che abbiamo trattato in questo articolo.
L’articolo 1022 del Codice Civile dice sul diritto di abitazione “Chi ha diritto di abitazione di una casa può abitarla limitatamente ai bisogni suoi e della famiglia”
Questa legge sancisce un diritto non cedibile a terzi che viene dato tramite atto pubblico e trascrizione del notaio.
Anche con la presenza del diritto di abitazione, la casa del debitore può comunque essere messa all’asta con un prezzo molto ribassato.
Come si riconosce un immobile con diritto di abitazione?
Gli immobili all’asta gravati da un diritto di abitazione devono riportare questa condizione nella documentazione ufficiale dell’asta, ad esempio nell’avviso di vendita o nella perizia tecnica. Le diciture da cercare sono esplicite, come “gravato da diritto di abitazione”. Questo è un aspetto fondamentale da verificare per capire se l’immobile soddisfa le proprie esigenze.
Come impatta il diritto di abitazione sulla vendita dell'immobile?
Se si acquista un immobile all’asta gravato da diritto di abitazione, è fondamentale tenere conto di alcuni elementi che influiranno sull’utilizzo della casa. Ad esempio, l’immobile potrebbe essere occupato da persone che vantano un diritto di abitazione (come familiari o un coniuge separato) e il fatto che la casa sia stata messa all’asta non annulla automaticamente questo diritto. Queste persone mantengono il loro legittimo diritto a risiedere nell’immobile.
Tuttavia, il diritto di abitazione deve bilanciarsi con il diritto dei creditori a recuperare il proprio credito. Per questo, la prima cosa da verificare è se il diritto di abitazione sia opponibile o non opponibile al nuovo proprietario. Questo determinerà se l’immobile potrà essere liberato o meno.
Come capire se il diritto di abitazione è opponibile?
La possibilità per il titolare del diritto di abitazione di continuare a vivere nell’immobile dipende dalla data in cui il diritto è stato trascritto nei registri immobiliari rispetto al pignoramento del tribunale:
- Diritto opponibile: se la trascrizione del diritto di abitazione è avvenuta prima del pignoramento, il titolare potrà continuare a vivere nell’immobile anche dopo la vendita all’asta. Questo significa che il nuovo proprietario dovrà attendere la cessazione del diritto per poter utilizzare la casa.
- Diritto non opponibile: se la trascrizione è avvenuta dopo il pignoramento, il diritto di abitazione non sarà valido nei confronti del nuovo proprietario, che potrà prendere immediatamente possesso dell’immobile.
Questa distinzione è valida per qualsiasi titolare del diritto di abitazione, inclusi coniugi separati o figli non proprietari.
Quando si estingue il diritto di abitazione?
Il diritto di abitazione non è eterno e può cessare in determinate circostanze previste dalla legge. Tra queste troviamo:
- il decesso del titolare del diritto;
- la rinuncia espressa da parte del titolare;
- l’inutilizzo dell’immobile per un periodo di almeno 20 anni;
- il crollo, la demolizione o la distruzione dell’immobile;
- la scadenza indicata nell’atto costitutivo, se specificata (anche se spesso il diritto ha durata vitalizia).
Ma quindi, conviene acquistare una casa con diritto di abitazione?
La scelta dipende dall’obiettivo dell’acquirente. Acquistare una casa con diritto di abitazione è conveniente se si cerca un investimento a lungo termine e si è disposti ad aspettare prima di utilizzare o rivendere l’immobile. In questi casi, si può ottenere una casa a un prezzo significativamente ribassato.
Se invece si ha bisogno di una casa per un utilizzo immediato, è preferibile puntare su un immobile libero da vincoli per evitare complicazioni o attese prolungate.
Chi è GIVG
Dal 1995 noi di GIVG abbiamo consolidato la nostra esperienza nel campo delle aste giudiziarie diventando una figura riconosciuta da tutti: IL CUSTODE GIUDIZIARIO.
Cosa fa il custode giudiziario?
Si occupa di garantire lo stato dell’immobile all’asta finchè esso non sia venduto al miglior acquirente, di liberare l’immobile da eventuali occupanti e di accompagnare alla visione dello stesso gli eventuali interessati all’acquisto.
Ci occupiamo anche di gestire aste telematiche. Se siete in cerca di annunci aste, visitate il nostro portale per le aste immobiliari.
Continuate a seguirci per maggiori informazioni sul mondo delle aste giudiziarie, a presto!
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